Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), comunicato dal Presidente del Consiglio dei ministri alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica rispettivamente il 26 e 27 aprile di quest’anno, poi approvato in via definitiva dal Consiglio dell’Unione Europea in data 13 luglio 2021, annovera una serie di interventi volti a migliorare l’inclusione economica, sociale e culturale delle persone con disabilità.
Gli interventi più significativi sono previsti nell’ambito della Missione 5 (Coesione e inclusione), senza dimenticare che la Missione 1 (Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo) contempla inter alia interventi volti alla rimozione delle barriere architettoniche e sensoriali in musei, biblioteche e archivi per promuovere una cultura dell’accessibilità del patrimonio culturale italiano, mentre la Missione 3 (Infrastrutture per una mobilità sostenibile) contempla inter alia interventi sul trasporto pubblico locale e sulle linee ferroviarie volti a favorire l’accessibilità dei servizi di trasporto.
Più in particolare nell’ambito della Missione 5, l’Investimento 1.2 – denominato “Percorsi di autonomia per persone con disabilità” – prevede la realizzazione di interventi incentrati, da un lato, sull’aumento dei servizi di assistenza domiciliare e sul supporto delle persone con disabilità per consentire un rinnovamento degli spazi domestici in base alle loro esigenze specifiche, e, dall’altro, sui dispositivi ICT per sviluppare competenze digitali, al fine di garantire l’indipendenza economica e la riduzione delle barriere di accesso al mercato del lavoro attraverso soluzioni di smart working.
La realizzazione degli interventi in parola sarà affidata ai Comuni, singoli o in associazione (Ambiti sociali territoriali), coordinati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e in collaborazione con le Regioni.
Sempre nell’ambito della Missione 5, la Riforma 1.1 – denominata “Legge quadro per le disabilità” – prevede l’adozione di una legge di riforma complessiva della normativa sulle disabilità nell’ottica della de-istituzionalizzazione e della promozione dell’autonomia delle persone disabili.
La futura legge dovrà avere come obbiettivi (i) il rafforzamento e la qualificazione dell’offerta di servizi sociali da parte degli Ambiti territoriali, (ii) la semplificazione dell’accesso ai servizi socio-sanitari, (iii) la revisione delle procedure per l’accertamento delle disabilità, (iv) la promozione dei progetti di vita indipendente, (v) la promozione delle unità di valutazione multidimensionale sui territori in grado di definire progetti individuali e personalizzati ex art. 14 Legge n. 328/2000 e legge 112/2016, anche attraverso l’implementazione territoriale dei Punti Unici di Accesso per le persone con Disabilità (PUA) quali strumenti per la valutazione multidimensionale.
Le misure che verranno varate con la futura legge saranno finanziate mediante le risorse del nuovo Fondo disabilità e non autosufficienza creato con la Legge di Bilancio 2020, che, per il triennio 2021-2023, ammontano complessivamente a 800 milioni di Euro.
Avv. Andrea Baglioni (The Thinking Watermill Society)
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