Il Parlamento Europe sollecita l’adozione di una “Carta Europea della Disabilità”

Written by Admin

On 21 Dicembre 2021

Il Parlamento Europeo con la Risoluzione P9_TA(2021)0414 approvata in data 7 ottobre 2021 – denominata «La protezione delle persone con disabilità attraverso le petizioni: insegnamenti appresi» – ha sollecitato l’adozione a livello di Unione Europea di una definizione comune di disabilità in linea con le osservazioni conclusive formulate dal comitato delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità sulla relazione iniziale adottata dall’Unione europea nel 2015 e l’introduzione di una “Carta Europea della Disabilità” per il riconoscimento comune della condizione di disabilità in tutta l’Unione Europea.

L’Eurocamera, richiamando la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (CRPD), entrata in vigore nell’UE il 21 gennaio 2011 in forza della decisione 2010/48/CE del Consiglio del 26 novembre 2009, raccomanda agli Stati Membri di adottare misure volte a (i) garantire un’assistenza più flessibile per i trasporti in treno e nave mediante la rimozione delle attuali barriere fisiche e amministrative, (ii) implementare sistemi educativi in grado di accogliere diversi tipi di studenti ed esigenze, (iii) supportare la transizione dall’assistenza in istituto alla vita indipendente attraverso l’offerta di alloggi accessibili e a costi abbordabili.

Nella citata Risoluzione il Parlamento Europeo inoltre chiede misure concrete per migliore la partecipazione attiva delle persone disabili nella vita pubblica mediante le competenze digitali, come la fornitura da parte degli enti pubblici di informazioni nel linguaggio dei segni, in braille e con testi di facile lettura, nonché l’introduzione del linguaggio dei segni per gli eventi orali pubblici e negli edifici governativi.

L’Eurocamera, inoltre, esorta gli Stati Membri ad adoperarsi maggiormente per affrontare il persistente divario nei livelli di occupazione tra lavoratori con e senza disabilità, promuovendo l’accesso delle persone con disabilità a posti di lavoro sostenibili e di qualità; a tal proposito l’Eurocamera sottolinea che i sistemi di sostegno all’assunzione dei lavoratori disabili non dovrebbero portare a una riduzione delle retribuzioni di quest’ultimi, in quanto l’assunzione dei lavoratori con disabilità dovrebbe essere basata sul quadro in materia di occupazione applicato agli altri lavoratori, in termini di retribuzione e orario di lavoro, adattandolo alle loro esigenze.

Vengono infine invitati gli Stati Membri a dare attuazione alla “Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica” (c.d. Convenzione di Istanbul) stante la misura sproporzionata con cui la violenza di genere tende a colpire donne e ragazze con disabilità mediante l’ampliamento degli ambiti di criminalità per includervi specifiche forme di violenza di genere in conformità dell’art. 83, paragrafo 1, TFUE.

Avv. Andrea Baglioni (The Thinking Watermill Society)

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