Il prossimo primo aprile il Disability Pride Italia e il Comitato Spontaneo Mobilità Accessibile promuoveranno una manifestazione per rivendicare un servizio taxi universalmente accessibile, che risponda alle esigenze di tutti e che rispetti i diritti fondamentali dell’uguaglianza e della libertà di circolazione. Hanno aderito AISA, Associazione Luca Coscioni, Consiglio regionale Lazio UICI, Radici, Abbatti le Barriere, FILT CGIL Unitaxi, Federazione CGIL Roma e Lazio, Fondazione Tetrabondi e Radio 32.
Non è un servizio pubblico se non è per tutti!
Diciamolo forte e chiaro: non possiamo e non vogliamo più giustificare ne tollerare un servizio pubblico che precluda il diritto fondamentale alla mobilità!
La libertà di circolare, non può essere negata a nessuno.
Libertà di muoverci e godere degli spazi della nostra città con la certezza di tornare a casa.
libertà di raggiungere luoghi di lavoro, di studio, centri culturali, ricreativi, sportivi.
Libertà di autodeterminare la nostra vita in tutti i suoi aspetti, tempo libero compreso.
Non permetterci di utilizzare secondo le nostre necessità ed esigenze il trasporto taxi, significa ridurre notevolmente la qualità della nostra vita se non azzerarla completamente.
L’impossibilità di programmare anche il più semplice degli spostamenti è mortificante, umiliante e per nulla rispettoso della nostra dignità di persone con disabilità in quanto individui e cittadini.
Scendiamo in piazza per tutti questi motivi, per manifestare e rivendicare il nostro diritto di muoverci, viaggiare, spostarci liberamente anche tramite taxi.
Le numerose testimonianze ricevute, raccontano di persone impossibilitate a uscire di casa quando lo desiderano o ne hanno la necessità, per recarsi dove vorrebbero. Cittadini che non riescono a raggiungere l’aeroporto, la stazione, l’ufficio, la scuola, l’università e addirittura i luoghi in cui sottoporsi a cure necessarie per la propria salute.

Spostarci in autonomia significa mettere a rischio la nostra incolumità. Recarsi nel luogo desiderato è vincolato ad orari e distanze, senza la certezza di un ritorno in sicurezza.
Siamo costretti a convivere con il disagio, a volte la paura, di rimanere in strada di notte, o di non sapere a chi rivolgerci per chiedere aiuto per i propri spostamenti.
Tutto questo non è più accettabile!
È disumano e soprattutto discriminatorio.
Nel 2025 esiste ancora lo stigma verso chi ha una limitazione funzionale. I mezzi di trasporto ci sono preclusi, eppure, i taxi accessoriati esistono e circolano regolarmente.
Cosa c’è quindi che non va?
Perché una persona in sedia a ruote non può utilizzare liberamente, facilmente e autonomamente un taxi?
Perché una persona cieca deve ancora giustificare la presenza del cane guida nonostante esista una normativa specifica?
Perché alcuni tassisti si rifiutano di accettare le corse dei passeggeri a ridotta mobilità?
Perché molti conducenti e operatori non sanno rapportarsi a una persona con disabilità?
Un servizio che non sia pensato per tutti non è un servizio pubblico o a valenza pubblica.
La logica di garantire diritti soltanto ad alcuni e non a tutti è sbagliata.
Un servizio precluso a una fascia di popolazione è un servizio iniquo , e non più giustificabile.
Scendiamo in piazza per rivendicare a gran voce il nostro diritto di muoverci, di spostarci, di vivere le nostre città e gli spazi pubblici!
Pretendiamo che un’amministrazione degna di questo nome tenga in considerazione le istanze di tutti.
riteniamo intollerabile che all’interno dei bandi pubblici, sia prevista solo un’esigua percentuale di licenze per i taxi accessibili.
Chiediamo che da oggi in poi tutte le licenze vengano concesse esclusivamente a chi possa garantire un servizio per tutti, indistintamente dalle condizioni fisiche, psichiche e intellettive.
Chiediamo che:
- il rilascio delle licenze da parte del comune sia legato al possesso di una vettura accessoriata per ogni tipo di disabilità;
- che i tassisti vengano formati adeguatamente e non possano più rifiutare le corse dei passeggeri a ridotta mobilità (PRM);
- che le compagnie di radiotaxi accettino senza riserve le prenotazioni delle corse, almeno quelle dei PRM;
- che venga allargato anche a rappresentanti della società civile il tavolo di confronto già attivo, per migliorare il servizio trasporto individuale disabili di Roma Capitale e risolvere alcune criticità del regolamento vigente.
Esigiamo, in definitiva, che l’accesso alle vetture taxi sia universalmente garantito.
La libera circolazione non può e non deve essere concessa a percentuale.
Siamo tutti diversi ma abbiamo tutti gli stessi diritti!
MUOVIAMOCI!
Cosa succede quando una persona con disabilità prova a prenotare un taxi. Clicca il video per vederlo:
0 commenti